Due giorni fa un adolescente di un liceo romano di soli 15 anni torna a casa e si suicida. Si impicca.

Sembra lo abbia fatto perché a scuola – e su facebook – i “compagni” lo prendevano in giro per il suo essere stravagante.
Sembra – non ci è dato di sapere la verità, non è più possibile ora e chiunque farà affermazioni in tal senso sarà inopportuno – fosse un adolescente gay, uno di quei tantissimi adolescenti per cui è nato “It gets better“, il progetto che da noi nessuno penserà mai di dover avviare.

Non è il primo, ricordate Marco?
Allora io me la presi con un po di persone, i soliti che sono ancora tutti li ai loro posti.
Oggi sarebbe facile sparare dei nomi qui ed incolpare Ministri, Politici, amministratori, presidi ed insegnanti, famiglie… ma non lo farò, non questa volta.

Questa volta resterò in silenzio chiedendomi di quanti episodi simili non veniamo a conoscenza e quanti, invece, ancora ce ne saranno.

E mi chiedo se veramente pensiamo che combattere per il “Matrimonio egualitario”, per una legge sull’omo-transfobia – o meglio ancora sull’estensione della Legge Mancino ai reati per omo-transfobia – e per le adozioni sia sufficiente.
Perché io ho l’impressione che si creda che il giorno dopo che la Legge Mancino verrà estesa ai reati per omo-transfobia non ci saranno più aggressioni omofobe e nessuno ci chiamerà più “froci” per strada. E invece non è cosi.
Io son sempre quello che asseriva, asserisce ed asserirà sempre, che la migliore arma per combattere certi atteggiamenti sbagliati è la conoscenza, la cultura, ma sono – allo stesso tempo – colui che crede fermamente che lo scheletro legislativo di una società è importante, fondamentale direi, ma che non basta da solo finché non si avvia un processo di cambiamento culturale radicale della società, a cominciare dalle scuole.

E quindi ben vengano le buone leggi – non quelle fatte tanto per far si che il proprio nome giri negli ambienti giusti – ma chiediamo a gran voce buone pratiche civiche perché un domani che sarò sposato non mi gridino per strada “frocio sposato” e non pubblichino più su facebook pagine indegne come quella – che ho visto – per prendere in giro un giovane “stravagante”.

2 pensieri riguardo “E siamo a due (almeno quelli che sappiamo)

  1. Questa è una Danza contro il razzismo e tutte le forme di violenza.
    Qualunque sia la vostra religione,il vostro orientamento politico o sessuale,..bianchi,neri,gay..
    SIAMO TUTTI UGUALI!!!!!

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