River ci fa sapere che la Clerici è contraria al matrimonio tra persone dello stesso sesso e ancor di più all’ipotesi che persone GLBT possano adottare, lui lo aveva scritto qui.
E va bene, ecco un altra soubrette che dice la sua. Sembra che i giornalisti oramai lo chiedono a chiunque ed in un qualsiasi contesto. Quasi che senza la domanda “Lei cosa ne pensa dei matrimoni per i gay? E delle adozioni per i gay?” una intervista non possa esser pubblicata. E cosi dopo la Ferilli e la Cuccarini eccone un altra.

Tralasciamo il fatto che la Clerici dimostra anche ella la sua ignoranza mescolando “matrimonio canonico” con “istituzionale”. Tralasciamo anche il fatto che lei dimostra di pensare ad un riconoscimento dell’unione come una semplice leva per avanzare pretese e vantare diritti sull’altro. Tralasciamo infine che lei è stata sfigata nel suo matrimonio, che non vuol dire necessariamente che tutti lo debbano essere.
Non tralasciamo invece che anche la Clerici ha i soliti amici omosessuali contrari al matrimonio ed alle adozioi. E, come prima, se alcuni suoi amici la pensano in un modo non devono per questo pensarla allo stesso modo tutti gli omosessuali. O no?

Sinceramente non capisco tutto questo clamore in questi giorni attorno alla Clerici, solo perché è stata capace di saltare da dietro il banco di una cucina televisiva al palco dell’Ariston passando per una trasmissione prossima allo sfruttamento minorile. E non mi è chiaro nemmeno il motivo per cui Klaus Davi ha ritenuto necessario intervistarla e farle quella domanda, a meno che lui non sia uno degli amici e volesse indirettamente esprimere il suo pensiero. Ad ogni modo, visto che Klaus Davi non ha ritenuto necessario prendere una posizione in merito alle affermazioni della Clerici lo faccio io:

cara Signora Clerici, a noi froci quello che pensa lei interessa molto poco e dal momento che lei non è persona chiamata a legiferare non ci interessa nemmeno di stare li a parlarle per convincerla delle tante fesserie che è riuscita a dire in quelle poche frasi.
Non siamo nemmeno colpiti dalle sue conoscenze che comunque non aggiungono nulla di qualificante al suo discorso. Difatti noi froci siamo pienamente consapevoli delle diversità che caratterizzano gli esseri umani, cosa che voi eterosessuali fingete invece – per convenienza – di non capire. Pertanto quello che pensano i suoi amici ha lo stesso identico valore di quanto invece, contrariamente, pensano tante altre persone GLBT (per la spiegazione di tale acronimo la rimando ai suoi amici).
Le consiglio magari però di informarsi meglio prima di fare certe affermazioni, magari imparando per prima cosa che viviamo in una Repubblica Laica che riconosce solo il matrimonio civile, e in merito alle adozioni provi a leggere qualche libro di chi – con i giusti titoli – ha studiato la cosa, ad esempio Chiara Lalli autrice del prezioso Buoni genitori.

E lo stesso consiglio di lettura, visto che ci sono. lo do anche a molti lettori di River.

Pubblicato su

4 pensieri riguardo “La Clerici, il matrimonio per i froci e l’ignoranza dei froci stessi.

  1. Direi che non vale la pena di perdere altro tempo con la Clerici: sottoscriviamo la tua presa di posizione. Queste soubrettes che pontificano su tutto fanno un po’ paura perchè il loro pensiero arriva un po’ in tutte le case, ma francamente, come tu scrivi, fanno più paura i tanti froci che pontificano a nome di tutta la “categoria”, influenzando il pensiero debole (non nel senso filosofico, ma più terra terra)delle loro amiche.

  2. io propendo per l’ignoranza profonda in cui la maggior parte di noi vive…
    l’omofobia invece compare quando parla di adozioni… e meno male che c’ha i soliti amici… ah, ma la pensano come lei 🙂

    1. Chissà perché, quando si parla di minoranze, di qualunque natura esse siano, si pensa che se una singola persona appartenente a quella minoranza esprime un’opinione, allora questa dev’essere valida per tutti gli altri, come se questi non fossero persone capaci di elaborare un pensiero proprio, concorde ma anche profondamente discordante rispetto a quelli di tutti gli altri appartenenti alla suddetta minoranza.

  3. Secondo me il “confondere” matrimonio civile e matrimonio canonico è solo una scusa per nascondere quel che in realtà si pensa, e cioè che le coppie formate da persone dello stesso sesso sono coppie di serie B, di certo non equiparabili alle coppie eterosessuali, oltre a una certa ignoranza sull’istituto del matrimonio, che, ancora oggi, viene identificato solo con la cerimonia in chiesa.

Cosa ne pensi?

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.