Due cose oggi mi lasciano l’amaro in bocca.

La prima è la notizia che a Bergamo, al liceo Don Milani, si è vietato agli omosessuali di entrare a scuola per partecipare da invitati ad una assemblea organizzata dagli studenti.

Secondo quanto riporta il Giornale di Treviglio un genitore avrebbe detto che “i ragazzi stanno formando la loro personalità e quindi potrebbero essere deviati”, un altro avrebbe sostenuto: “Accompagno mio figlio persino a fare le vaccinazioni, figuriamoci se lo lascio andare a un incontro del genere. E’ come il vaccino antinfluenzale: è più dannoso che utile”. Un terzo avrebbe visto l’incontro come “propaganda: gli omosessuali non possono parlare di omosessualità”.

La cosa si è conclusa con un incontro degli studenti con alcuni rappresentanti di Agedo mentre i ragazzi sono riusciti a strappare la presenza di almeno un rappresentante del mondo gay.

La seconda. Stamani come sempre ascoltavo Platinette mentre mi recavo al lavoro. La trasmissione era imperniata sul caso Busi, ovvero sull’allontanamento dello scrittore da tutte le trasmissioni RAI dopo l’exploit dell’altra sera all’Isola dei Famosi. Telefonata di un ascoltatore. Questi asseriva di esser daccordo, e che Busi non avrebbe proprio dovuto partecipare al programma, perché la RAI fa servizio pubblico e la televisione la guardano anche ragazzini di 10-12 anni e di certe cose non si dovrebbe parlare in una TV che fa servizio pubblico.
Giustamente incalzato dalla conduttrice sovrappeso a chiarire meglio il suo pensiero con qualche esempio, il tipo tergiversava finché – messo alle strette – ha pronunciato le parole fatali: l’omosessualità.

Siamo proprio al paleolitico.

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Un pensiero riguardo “2 cose

  1. Deve essere proprio contagiosa quest’omosessualità, se la temono tutti 😀

    A quanto pare è l’omosessualità, quindi, la tendenza più naturale 😀

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